- 29 Ottobre 2025
Dichiarazione di conformità alla regola dell’arte (DICO): guida completa 2025
La dichiarazione di conformità alla regola dell’arte (DICO) è un documento essenziale per certificare che un impianto è stato installato o modificato rispettando le norme tecniche e di sicurezza previste dalla legge. In questa guida, aggiornata al 2025, scoprirai cos’è la DICO, quando è obbligatoria, chi può rilasciarla e come comportarsi se manca.
Cos’è la dichiarazione di conformità alla regola dell’arte
La dichiarazione di conformità, chiamata comunemente DICO è un certificato obbligatorio che dimostra che l'impianto è stato installato o modificato le normative tecniche e di sicurezza previste dalla legge .
In Italia, la regola dell'arte è definita dal DM 37/08 , il principale riferimento normativo per la realizzazione e la manutenzione degli impianti domestici e industriali. La dichiarazione viene sempre redatta da imprese abilitate e firmata dal responsabile tecnico.
Cos’è la dichiarazione di conformità alla regola dell’arte
La dichiarazione di conformità, chiamata comunemente DICO è un certificato obbligatorio che dimostra che l'impianto è stato installato o modificato le normative tecniche e di sicurezza previste dalla legge .
In Italia, la regola dell'arte è definita dal DM 37/08 , il principale riferimento normativo per la realizzazione e la manutenzione degli impianti domestici e industriali. La dichiarazione viene sempre redatta da imprese abilitate e firmata dal responsabile tecnico.
Quando è obbligatoria
Il rilascio della dichiarazione di conformità è previsto nei seguenti casi:
- installazione di un nuovo impianto (elettrico, gas, termico, idrico, climatizzazione);
- modifica o ampliamento di un impianto esistente;
- nuove costruzioni o ristrutturazioni rilevanti che richiedono il certificato di agibilità.
Chi può rilasciarla
La dichiarazione di conformità è emessa da:
- imprese installatrici abilitate, iscritte alla Camera di Commercio e in possesso dei requisiti professionali previsti;
- il responsabile tecnico dell’impresa, che firma il documento;
- quando richiesto, il progettista abilitato, che allega la documentazione tecnica.
Il committente dei lavori deve sempre affidarsi a professionisti qualificati per ottenere una dichiarazione valida.
Come viene gestita la dichiarazione di conformità?
Dopo il rilascio , l’impresa ha l’obbligo di:
- consegnare la dichiarazione al committente, che è tenuto a conservarla;
- depositarne copia al Comune entro 30 giorni, quando l’intervento fa parte di pratiche edilizie;
- per impianti gas, idrici, termici o di climatizzazione non è richiesto deposito, ma la dichiarazione può essere richiesta in caso di controlli o per ottenere agibilità e attivazioni di forniture.
Se la dichiarazione non c’è
- Impianti realizzati prima del 27 marzo 2008: è possibile regolarizzare con una dichiarazione di rispondenza (DIRI), rilasciata da un professionista abilitato o da un responsabile tecnico con almeno cinque anni di esperienza.
- Impianti realizzati dopo il 2008: la DIRI non è più valida. Serve eseguire una modifica tecnica e ottenere una nuova DICO, oppure valutare documenti alternativi come Rapporto tecnico di compatibilità (RTC) o rapporto tecnico di verifica UNI 10738 (per impianti gas in casi particolari).
FAQ sulla dichiarazione di conformità impianto idraulico
È il documento che certifica che un impianto è stato installato o modificato a regola d’arte secondo il DM 37/08, redatto da impresa abilitata e firmato dal responsabile tecnico.
In caso di nuova installazione, modifica o ampliamento di impianti (elettrico, gas, termico, idrico, climatizzazione) e nelle pratiche edilizie che richiedono l’agibilità.
Solo imprese installatrici abilitate iscritte alla Camera di Commercio; il responsabile tecnico firma la DICO. Se previsto, il progettista allega la documentazione tecnica.
Per impianti realizzati prima del 27/03/2008 è possibile la DIRI. Per impianti successivi serve un intervento tecnico con nuova DICO o, per gas in casi particolari, documenti come RTC o UNI 10738.
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Sì. La dichiarazione di conformità e gli allegati vanno conservati con il fascicolo dell’immobile. La gestione digitale centralizzata ne garantisce reperibilità e tracciabilità nel tempo.

